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Aborto: Gloria Steinem, la mia casa per le donne

>>>ANSA/Aborto

Aborto: Gloria Steinem, la mia casa per le donne

50 anni di 'Ms. Magazine', anniversario amaro per la fondatrice

NEW YORK, 27 giugno 2022, 15:55

(di Alessandra Baldini)

ANSACheck

Usa: proteste pro aborto fuori da Corte Suprema, due arresti © ANSA/AFP

Usa: proteste pro aborto fuori da Corte Suprema, due arresti © ANSA/AFP
Usa: proteste pro aborto fuori da Corte Suprema, due arresti © ANSA/AFP

Devastata per la sentenza della Corte Suprema che ha smantellato dopo quasi 50 anni il diritto all'aborto Gloria Steinem apre la sua casa a donne di stati "rossi" che desiderano interrompere una gravidanza non voluta.
    "Ogni piccolo sforzo conta. Ho una camera degli ospiti se decidete di venire nello stato di New York", ha detto la decana delle femministe americane davanti alla townhouse dell'Upper East Side dove 50 anni fa ha fondato la rivista "Ms." Sono giorni difficili per la Steinem: in luglio "Ms." dovrebbe celebrare l'anniversario del primo numero, ma la ricorrenza, dopo la batosta di "Roe", e' all'insegna della rabbia. "Senza il diritto di donne e uomini di operare liberamente le loro scelte sul proprio corpo non c'e' democrazia", ha detto l'attivista, secondo cui "controllare la riproduzione è il primo passo in ogni regime autoritario". La Steinem e' stata in prima fila nel movimento delle donne negli anni Sessanta e Settanta, ispirata a passare dal giornalistmo alla militanza dopo aver partecipato da reporter a un sit in a Greenwich Village in cui aveva trovato il coraggio di parlare per la prima volta del suo aborto illegale quando aveva 22 anni. "Ms." usci' nell'estate 1972, un anno prima di "Roe contro Wade", come pubblicazione di donne per donne i cui interessi "andavano oltre i limiti della casa e del marito" e collaboratrici come Alice Walker e Toni Morrison. "Ms." era avanti coi tempi: molte edicole e biblioteche misero i primi numeri al bando. "Mi chiedo a quanta gente possa interessare la rivista femminista della Steinem", si chiese Nixon, usando, in una conversazione con Henry Kissinger, una espressione non da educanda. La risposta fu 300.000 al test del primo numero che ando' esaurito in una settimana. Il titolo della testata fu un colpo di genio descrivendo una donna senza riferimenti al suo stato coniugale, non Miss o Mrs. ma l'equivalente femminile di Mr. Nel 1972, quando l'aborto era ancora illegale, "Ms." pubblico una lettera aperta in cui 52 donne tra cui Anais Nin, Nora Ephron, Lillian Hellmann, Judy Collins, la tennista Billie Jean King e Susan Sontag, oltre alla stessa Steinem, si auto-denunciarono per aver abortito e "fu l'inizio di una potente strategia per il movimento: la fine del segreto che aveva tenuto tante donne ai margini della battaglia", scrisse poi a commento il "Washington Post".
    La Steinem oggi ha 88 anni: una lunga vita da lei stessa raccontata nella biografia "My Life on the Road" trasposta da Julie Taymor nel film "The Glorias" in cui il suo ruolo e' interpretato anche da Alicia Vikander, Julianne Moore, Ryan Kiera Armstrong e Julie Wilson. Studentessa in viaggio di esplorazione spirituale in India, coniglietta di Playboy per un 'expose' "undercover" sui club "per soli uomini" di Hugh Hefner, poi l'avvicinamento alle "storiche" Betty Friedan e Bella Abzug e il ruolo da leader della "seconda ondata" del femminismo americano. Le battaglie di ieri con le marce dopo l'elezione di Donald Trump sono state il preludio all'attivismo di oggi: "Sono orgogliosa, ma anche arrabbiata nera perche' siamo sempre di fronte agli stessi problemi", ha detto durante una tavola rotonda al "New York Times" per i 50 anni di "Ms.".
   

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