Lo storico più famoso del web, e non solo, spopola in rete con una sua lezione-intervista realizzata dalla Cambridge University Italian Society, associazione di studenti e ricercatori dell'ateneo inglese.
Alessandro Barbero dialogando in videoconferenza con la presidente dell'associazione, Laura Langone, ha fatto un ampio excursus su analogie e differenze fra le pandemie nel corso dei secoli mentre il mondo sta affrontando quella di Covid-19.
"Ci sono analogie dal punto di vista medico e scientifico con l'influenza spagnola, il modo in cui entrambe hanno investito con grande rapidità il mondo intero ma anche molte differenze: la spagnola arriva nel 1918, in un mondo ancora alle prese con la Prima Guerra mondiale e che affronta problemi enormi anche negli anni successivi, dalla crisi economica, alla rivoluzione, alla disoccupazione; non solo, rispetto a oggi, la circolazione delle informazioni era molto più sorvegliata, risentendo ancora della censura durante il conflitto mondiale". Per Barbero inoltre, allora i governi avevano altre priorità: "Non è successo quello che è successo al nostro tempo, oggi gran parte dei governi mondiali sono disposti a rinunciare all'unica loro priorità fino a ieri, cioè la crescita economica" per contenere e sconfiggere la pandemia. Lo storico medievista si è poi concentrato sui paragoni con le epidemie delle altre epoche, come la pestilenza del 1348. "Gli attuali protocolli medico-sanitari, come il concetto di quarantena ad esempio, li abbiamo adottati facendo riferimento a una sapienza costruita nei secoli dai nostri antenati". E ancora: "Le restrizioni c'erano anche nel passato, fino dalla grande epidemia del 1348 la risposta collettiva non è stata solo di preghiere e processioni ma contemporaneamente già la società medievale prese provvedimenti concreti. A Firenze vennero introdotte misure di igiene pubblica, come sgombrare la città dalle immondizie".
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