/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Punito per le vesciche ai piedi, alpino riabilitato dal Tar

Punito per le vesciche ai piedi, alpino riabilitato dal Tar

Sentenza a Torino, la 'penna nera' si era fermata durante marcia

TORINO, 24 maggio 2024, 17:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Era stato punito con sette giorni di consegna perché, a causa di fastidiose vesciche ai piedi, aveva smesso di marciare. Ora il Tar del Piemonte ha sostanzialmente riabilitato un alpino - che all'epoca del fatto era in forza al Battaglione Susa - con una sentenza che ha annullato i provvedimenti del Comando. Il ricorso era stato presentato nel 2022.
    Alla 'penna nera', un caporalmaggiore con un ottimo stato di servizio, era stato contestato il fatto che durante un'esercitazione in montagna si era fermato dopo "meno di cinque km di marcia percorsi in circa tre ore". La sanzione disciplinare gli era stata inflitta in quanto "rifiutava di proseguire dimostrando scarso impegno". Il problema ai piedi era però piuttosto serio, tanto che, come si ricava dai certificati medici, le algie richiesero oltre venti giorni di riposo assoluto.
    Il Tar ha dovuto districare una matassa piuttosto ingarbugliata. La colpa del militare è stata "adeguatamente provata", ma i superiori conoscevano il suo stato di salute; lo stesso caporalmaggiore, peraltro, aveva scelto liberamente di prendere parte all'attività anche se avrebbe potuto farsi esonerare. I giudici, alla fine, hanno stabilito che la sanzione della consegna, che è una delle più severe (di peggio c'è soltanto la consegna di rigore), è stata esagerata e, soprattutto, poco motivata: il Comando avrebbe dovuto, da un lato, "esporre i profili oggettivi ovvero soggettivi sulla base dei quali poter formulare una valutazione di elevato disvalore del fatto"; dall'altro avrebbe dovuto anche prendere in esame la carriera dell'alpino, che fino a quella marcia era stata connotata da "elevato rendimento e rispetto della disciplina".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza