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Rubato l'intero incasso della Festa della Liberazione a Casa Cervi

Rubato l'intero incasso della Festa della Liberazione a Casa Cervi

Una dipendente è stata aggredita e rapinata. La solidarietà dell'Anpi, Bonaccini: 'Vergogna'

BOLOGNA, 26 aprile 2024, 17:38

Redazione ANSA

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Anpi, foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

   La Festa della Liberazione a Casa Cervi di Gattatico, nel Reggiano, macchiata da un furto che rende amara una giornata trascorsa all'insegna della partecipazione e della democrazia. Uno sfregio per chi lavora nella casa-museo dove vivevano Alcide e i suoi sette figli, uccisi alla fine del 1943 dai fascisti al poligono di Reggio Emilia, e per le migliaia di persone che ieri, come ogni 25 aprile, hanno visitato uno dei simboli dell'antifascismo e della Resistenza. Erano passate da poco le 23 quando una dipendente e collaboratrice dell'Istituto Cervi è stata aggredita nella zona del parcheggio da un gruppetto di persone e le è stato rubato gran parte dell'incasso della giornata, diverse decine di migliaia di euro.

A quanto si apprende i rapinatori, 3 o 4, avrebbero utilizzato anche lo spray al peperoncino per mettere a segno il 'colpo'. "L'aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze sulle persone, ma in pochissimi secondi è andato in fumo buona parte del ricavato di uno splendido 25 aprile, il lavoro di tantissimi volontari, dei collaboratori di Casa Cervi, e l'entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso", ha spiegato l'Istituto. "Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi" ha detto la presidente Albertina Soliani. "Questa Casa - ha aggiunto - continua ad essere nel mirino, 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione".

Le indagini dei carabinieri e della polizia locale sono in corso. L'Istituto "è in costante contatto con le forze dell'ordine e i sindaci del territorio, e ha già ricevuto in queste ore la solidarietà di tanti cittadini e volontari che restano vicini al 25 aprile e a Casa Cervi". Indignata la reazione del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che definisce "una vergogna" la rapina, augurandosi che i responsabili siano presto individuati e l'incasso restituito. Così come quella del presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo. "Tutta l'Anpi esprime massima e appassionata solidarietà a Casa Cervi, all'Istituto Alcide Cervi, alla sua presidente Albertina Soliani, nonché nostra vice presidente nazionale, e al personale aggredito, per il furto di tutto il ricavato della grande festa popolare del 25 aprile". Un "fatto gravissimo - ha aggiunto - per cui auspichiamo l'immediata individuazione degli autori e la loro assicurazione alla giustizia".

Casa Cervi, ha concluso Pagliarulo, "è un luogo fondamentale per la memoria e la cultura antifascista, e nessuno deve osare violarlo e colpirlo criminalmente". Solidarietà alla presidente Soliani anche da parte del deputato del Pd, Andrea De Maria: "Azione indegna, i responsabili siano individuati e perseguiti".

   

Anpi: 'Il furto in casa Cervi è un fatto grave, massima solidarietà'

"Tutta l'Anpi esprime massima e appassionata solidarietà a Casa Cervi, all'Istituto Alcide Cervi, alla sua presidente Albertina Soliani, nonché nostra vice presidente nazionale, e al personale aggredito, per il furto di tutto il ricavato della grande festa popolare del 25 aprile - a cui hanno partecipato migliaia di persone - avvenuto ieri". Lo ha detto il presidente nazionale dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo. "Un fatto gravissimo, per cui auspichiamo - ha continuato - l'immediata individuazione degli autori e la loro assicurazione alla giustizia". Casa Cervi, conclude Pagliarulo, "è un luogo fondamentale per la memoria e la cultura antifascista, e nessuno deve osare violarlo e colpirlo criminalmente".

Bonaccini: 'La rapina a Casa Cervi è una vergogna'

"Al fianco di Albertina Soliani e di tutti i volontari ed organizzatori dell'evento del 25 aprile a Casa Cervi, vittime di una rapina nella serata di ieri. La mia solidarietà e vicinanza a tutti loro. Mi auguro vengano quanto prima individuati i malviventi e recuperato l'incasso. Che vergogna!". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna e del Pd, Stefano Bonaccini.

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