Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Condannato per l'omicidio della moglie, espulso dall'Italia

Condannato per l'omicidio della moglie, espulso dall'Italia

Provvedimento del questore di Padova dopo la sua scarcerazione

PADOVA, 29 marzo 2024, 09:45

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' stato espulso dall'Italia Racid Makboul, 49 anni, cittadino marocchino condannato per l'omicidio della moglie, avvenuto nel 2011 a Padova. L'uomo è stato accompagnato alla frontiera aerea di Venezia e rimpatriato in Marocco con un volo diretto a Casablanca, su ordine del questore di Padova Marco Odorisio.
    Entrato in Italia ad aprile 2010 per ricongiungimento familiare con la moglie, l'aveva uccisa con 42 coltellate davanti alla figlia, allora di 7 anni. Per questo era stato condannato dalla Corte d'Assise d'Appello di Venezia alla pena di 14 anni e 8 mesi di reclusione.
    Scarcerato in agosto, irregolare sul territorio nazionale e ritenuto socialmente pericoloso, Makboul è stato portato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Milano dove, dopo due giorni, aveva chiesto Protezione Internazionale. A settembre è stato dimesso dal Cpr milanese perché il Giudice del Tribunale di Milano non aveva convalidato il provvedimento di trattenimento per richiedenti asilo, poiché la domanda di protezione internazionale non era stata ritenuta strumentale a fine di evitare o ritardare il provvedimento di espulsione.
    Il 49enne è stato nuovamente rintracciato nel padovano, e portato al Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gorizia, dove è stato raggiunto dal provvedimento di espulsione dopo che la polizia si era consultata con il Console del Regno del Marocco a Verona.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza