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Stupri al Parco Verde di Caivano, eseguite 9 misure cautelari

Stupri al Parco Verde di Caivano, eseguite 9 misure cautelari

Sono sette minorenni e due maggiorenni

NAPOLI, 26 settembre 2023, 12:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per la violenza nei confronti delle cuginette del Parco Verde di Caivano i carabinieri di Napoli hanno eseguito 9 misure cautelari a carico di sette minorenni e due maggiorenni.  Alle 11 alle Procura di Napoli Nord (in Aversa) si terrà una conferenza stampa.

La vicenda degli stupri di Caivano, su cui indagano le due Procure di Napoli Nord e dei minorenni che hanno emnesso nove ordinanze di custodia cautelare, emerse alla fine dello scorso mese di agosto. Due cuginette di 10 e 12 anni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, furono portate all'interno di un centro sportivo abbandonato, il Delphinia, dove sono ora iniziati lavori di ristrutturazione per il suo completamento entro la primavera del 2024, e violentate da un gruppo di giovani. Ma quello sarebbe stato solo uno degli episodi di violenza, che si sarebbero ripetuti a lungo nel tempo. Alla svolta di oggi si è arrivati anche dopo il sequestro di diversi telefonini degli indagati. Uno degli stupratori, dopo avere chiesto su Instagram a una delle due bambine  di fidanzarsi con lui, l'ha costretta a subire rapporti sessuali sotto la minaccia di un bastone.

 

I sette minorenni indagati sono destinatari di altrettante misure di custodia cautelare - sei in un carcere minorile e uno in comunità - emesse dal gip su richiesta della Procura per i Minorenni di Napoli e notificate all'alba di oggi dai carabinieri. Tre ragazzi hanno 14 anni, uno 15 e due 16 anni. Il settimo indagato ha compiuto 18 anni dopo i fatti contestati e per questo, se dovesse andare a giudizio, dovrà comunque comparire davanti a un giudice del tribunale per i minorenni. Altre due misure cautelari riguardano due maggiorenni.

I militari del Genio stanno lavorando all'interno dell'ex centro sportivo Delphinia di Caivano per consentire nei prossimi giorni l'avvio delle attività di bonifica. La struttura è abbandonata da tempo e secondo una prima ricostruzione investigativa è stato lo scenario delle violenze consumate ai danni delle due cuginette. Secondo quanto deciso dal governo, il centro verrà ristrutturato (i lavori, salvo imprevisti, saranno ultimati entro la prossima primavera) e successivamente affidato alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della polizia di stato. Al momento è già stato liberato il piazzale in modo da consentire un più facile accesso ai mezzi. 

Questore e prefetto da don Patriciello, 'un primo passo avanti'

Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ed il prefetto, Claudio Palomba hanno incontrato il sacerdote anti-clan, don Maurizio Patriciello,  nella parrocchia del Sacro Cuore di Caivano. Successivamente i tre hanno raggiunto il villaggio della legalità allestito dalla polizia a Caivano per sensibilizzare i ragazzi sui temi, appunto, della legalità. Annunciata la presenza di oltre mille giovani studenti, provenienti dalle scuole di Caivano e da quelle dei comuni limitrofi, che incontreranno le diverse specialità e articolazioni della polizia tra cui la postale, la stradale, la ferroviaria, la polizia scientifica, gli atleti delle Fiamme oro, gli artificieri, i cinofili e i 'Nibbio' dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.

Gli arresti di questa mattina, ha dichiarato Palomba, "sono un segnale importantissimo e l'attenzione non cesserà ". L'attenzione proseguirà, ha detto ancora il prefetto "e si svilupperà anche su altri profili" con attività in favore dei giovani. Palomba ha anche assicurato che si proseguirà anche con il censimento delle abitazioni, "censimento dettagliato ovviamente differenziando quelle che possono essere delle situazioni di fragilità rispetto alle situazioni propriamente abusive. Faremo un lavoro che è stato fatto a Pizzofalcone, a Napoli ".

Per il questore Agricola "oggi è un giorno importante perché dal punto di vista repressivo si è data una svolta ad una vicenda dolorosissima. Noi siamo qui oggi per un'affermazione di legalità e per un'educazione alla legalità che è un'attività multidisciplinare ".

"E' un primo segnale importante", ha commentato don Patriciello, secondo il quale "in questo mese abbiamo visto cose che non si sono mai viste in Italia. Questo a mio avviso. Io il 25 agosto ho scritto un messaggino alla Meloni. E nel giro di pochi giorni è venuta lei da noi, con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia e ha fatto delle promesse che mi pare stia mantenendo".  "Poi arriva il solito sapientone che dice che la repressione non basta - ha ripreso don Patriciello - e chi mai ha detto il contrario. Se il parco Verde è stata una delle più grandi piazze di spaccio d'Europa, la repressione serve". Ma poi "occorrono anche gli insegnanti, i servizi sociali: il numero degli assistenti sociali è così esiguo, come quello dei vigili urbani". Don Patriciello ha poi detto "che nessuno ha la bacchetta magica anche perché questo quartiere è stato abbandonato per trenta anni". 

Le vicende che hanno riguardato il parco Verde di Caivano "sono ferite indelebili", ha aggiunto don Patriciello. "Pensate a tutte le famiglie coinvolte ", ha detto ancora il parroco.

I familiari della bimba abusata soddisfatti per gli arresti

Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, a nome dei familiari di una delle bambine abusate a Caivano, esprimono "soddisfazione per l'impegno e la prima risposta della magistratura alla denuncia delle vittime" e chiedono ora "di tutelare e salvare le loro famiglie e soprattutto la madre dei bambini, già messi in sicurezza".

I legali, che parlano di un "sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente", auspicano che vengano "ricongiunti al più presto bambine e genitori in un ambiente sano lontano da Caivano" e che vengano messe in atto tutte le misure necessarie "a prevenire altri orrori e tutelare tutti i bambini".

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