Si è difeso, dicendo di non aver
"fatto niente", di non aver "toccato" le ragazze, di aver visto
la gente prima accalcata e poi correre e di essersi solo messo a
guardare. È in sostanza la versione del 18enne fermato nella
notte a Milano per il caso delle aggressioni in piazza Duomo
nella notte di Capodanno interrogato, da remoto, nel pomeriggio
dal gip Raffaella Mascarino.
Il giovane, che ha risposto alle domande, si trova a San
Vittore. Il suo legale, Iacopo Viola, ha chiesto gli arresti
domiciliari. Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di
convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere avanzate
dai pm.
"E' un neomaggiorenne in una situazione delicata - ha
chiarito il legale - ha avuto un atteggiamento collaborativo,
vive col padre e lavora, era in piazza per i festeggiamenti". La
Procura ha chiesto la convalida del fermo e la custodia in
carcere e il gip Raffaella Mascarino deciderà tra domani e
dopodomani.
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