Nessuna persecuzione giudiziaria e
nessuna disparità di trattamento a carico di Angelo Burzi, l'ex
consigliere regionale del Piemonte che alla vigilia di Natale si
è ucciso con colpo di pistola alla tempia a Torino. Così il
Procuratore Generale Francesco Saluzzo risponde in una nota alle
prese di posizione di numerosi esponenti politici. Burzi era fra
gli imputati del caso Rimborsopoli, riportando una condanna in
appello. "L'azione di questi uffici - scrive dopo avere
ripercorso la posizione processuale di Burzi - è rigorosamente
ancorata ai principi e alle garanzie costituzionali, alla
imparzialità e alla assoluta Indipendenza".
Poi certo - prosegue il magistrato - deve essere anche
accettata la voce e la mano pesante della legge (di quella legge
scritta dalle stesse persone che oggi additano lo scandalo)
quando le regole vengono violate". L'esortazione è a usare
"maggiore prudenza nel fare e veicolare affermazioni che gettano
discredito e potrebbero costituire anche vilipendio dell'ordine
giudiziario".
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