Il Teatro Regio di Torino
sospende, da lunedì, i dipendenti sprovvisti di Green Pass,
lasciandoli senza stipendio. E' il primo teatro ad optare per
questa scelta, motivata dalla necessità di tutelare il più
possibile il personale vaccinato e gli spettatori a cui il
documento verde è richiesto già da tempo. "La salute pubblica è
un must che ci guida e fino ad ora grazie ai lavoratori abbiamo
cautelato il Regio e il pubblico", spiega sulle pagine locali
del quotidiano La stampa la commissaria Rosanna Purchia che ieri
ha inviato un documento a tutto il personale, firmato anche dal
direttore generale Guido Mulè, con le nuove misure di sicurezza.
Non è stato comunicato il numero dei dipendenti, trecento in
tutto, a rischio sospensione. Chi non ha il Green Pass potrà
accedere solo nel caso in cui dimostri di aver effettuato un
tampone, con risultato negativo, entro le 48 precedenti. E a
proprie spese. Il Regio continuerà però a pagare i costi dei
tamponi antigenici rapidi a cui sottoporrà tutti i dipendenti
una volta al mese, e non più ogni due settimane. Ogni 72 ore
invece, anche in questo caso a spese del Regio, saranno
sottoposti a tamponi tutti quei dipendenti impegnati nelle
produzioni o che stanno a contatto con il pubblico. Sono
previsti poi margini di tolleranza per i lavoratori che non
possono vaccinarsi per ragioni di salute, purché siano
giustificati da un medico.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA