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Mottarone: zia materna, 'Eitan ostaggio, torni in Israele'

LA TRAGEDIA DEL MOTTARONE

Mottarone: zia materna, 'Eitan ostaggio, torni in Israele'

Legale a Tel Aviv, procedura per adozione bimbo sopravvissuto

11 agosto 2021, 14:08

Redazione ANSA

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Mottarone: zia materna, 'Eitan ostaggio, torni in Israele ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mottarone: zia materna,  'Eitan ostaggio, torni in Israele ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mottarone: zia materna, 'Eitan ostaggio, torni in Israele ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Eitan è stato sottratto da una famiglia che non lo conosceva, che in precedenza non era stata a lui vicina in alcun modo". Questa la dura denuncia di Gali Peri, zia materna del piccolo Eitan, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone nel maggio scorso. Il bambino attualmente si trova in Italia affidato alla zia paterna, Aya Biran.
L'avvocato Ronen Dlayahu, che rappresenta gli interessi del ramo familiare in Israele, ha annunciato in una conferenza stampa con la signora Peri di aver avviato un procedimento per l'adozione di Eitan ed il suo ritorno in Israele. Per il legale "Eitan è in ostaggio". 

Cristina Pagni, Massimo Sana e Armando Simbari, legali di Aya Biran Nirko, zia e tutrice del piccolo Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone, si dicono "sbalorditi" per le "surreali dichiarazioni, decisamente inaspettate e fuori contesto" di Gali Peri, zia materna del piccolo. "La nomina della dottoressa Biran Nirko a tutrice di Eitan - aggiungono - è stata disposta e confermata dai giudici tutelari competenti. La tutrice si confronta, per quando dovuto e necessario, con il giudice tutelare per il solo bene di Eitan. Non si comprende sinceramente il perché di tanta acrimonia e falsità".

La situazione in cui è coinvolto Eitan, il piccolo unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, "è abbastanza triste, non so che logica ci possa essere a portare il bambino in Israele, in un ambiente un po' diverso. Loro lo giustificano con il fatto che sono i parenti materni e che quindi lo vogliono far crescere lì". Così il presidente della Comunità ebraica di Milano, Milo Hasbani.

Intanto oggi, a Verbania, si è tenuta la consegna dei premi raccolti per il piccolo dai ciclisti professionisti in occasione del passaggio a Stresa lo scorso 28 maggio del Giro d'Italia. "Nei giorni scorsi Eitan è stato in ospedale, a Torino, per togliere i gessi. Sta meglio e questa è una splendida notizia". Si dice "felice" del miglioramento del bambino, unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone, il rabbino capo di Torino Ariel Di Porto. "I segni di ripresa ci sono, il suo percorso sarà lungo ma sta rispondendo bene e ci sta dando speranza di fronte alla tragedia che ha vissuto", aggiunge. L'eco delle accuse della zia materna Gali Peri, che da Israele ha annunciato con il suo legale di avere avviato un procedimento per l'adozione del bimbo, accusando la zia paterna di tenerlo "in ostaggio" in Italia, non era ancora arrivata sul Lago Maggiore quando si è tenuta la cerimonia di consegna dei doni. ''Grazie alle istituzioni e alle persone che stanno aiutando Eitan - commenta il rabbino Ariel Di Porto - Il bambino avrà bisogno di sostegno, ma questi gesti lo aiuteranno ad avere un futuro migliore''. I ciclisti hanno donato ad Eitan una maglia da Campione del Mondo, con le firme di molti atleti, e un assegno di 30mila euro, i premi della 19esima tappa del Giro d'Italia che, in segno di rispetto per le vittime dell'incidente della funivia, lo scorso 28 maggio cambiò percorso e non passò dal Mottarone. "È un gesto che fa onore ai ciclisti. Volevano dare un contributo in questo momento difficile per Eitan: era il minimo che potessero fare i corridori", dice Gianni Bugno, presidente della associazione mondiale dei ciclisti professionisti.

   

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