C'è aria e voglia di libertà tra i
tavoli dei bar che affollano corso Vannucci e le strade
adiacenti del centro storico di Perugia, dopo che l'Umbria da
oggi è tornata in "zona bianca" nell'emergenza Covid.
I gestori dei locali, mentre servono le colazioni o sistemano
tavoli e sedie si preparano a tirare fino a tarda sera, anche se
quasi tutti dicono che chiuderanno verso mezzanotte. "Già con
la 'zona gialla' avevamo ripreso a lavorare con meno
restrizioni, adesso proviamo a rivivere quella normalità che ci
manca da tanto, da troppo tempo", dicono Mirko e Federico, dai
rispettivi locali. "Anche se - aggiunge Federico - dobbiamo
continuare a indossare le mascherine e mantenere il
distanziamento, perché il virus ancora non è scomparso oggi è
una bella giornata, soprattutto in una città universitaria come
Perugia dove ci sono tanti giovani".
A pochi metri dai due bar c'è l'edicola di Andrea: "Speriamo
che il ritorno alla fascia bianca possa riportare i turisti in
Umbria e qui a Perugia. Ci sono mancati tanto. Questi mesi
trascorsi prima in lockdown e poi con le varie restrizioni sono
stati a tratti devastanti".
Rinaldo è invece un macellaio che da 61 anni e un giorno -
come tiene a sottolineare - vende carni in piazza Matteotti. "Il
ritorno in zona bianca spero che significhi tornare alla
normalità - afferma -, ma credo che nulla tornerà come prima. Il
Covid ha inciso sulla testa e sul morale della gente in maniera
pesante, da oltre un anno non vedo alcuni dei miei clienti
storici. Temo che lo smart working, ad esempio, contribuisca a
svuotare ancora di più gli uffici del centro, per il futuro non
sono troppo ottimista".
In piazza Matteotti molti sono seduti ai tavoli dei bar a bere
caffè e cappuccini, tra questi c'è Claudia, 19 anni, studentessa
del liceo classico. "Per noi giovani - racconta - oggi è un
giorno che segna il ritorno alla socializzazione ed è un giorno
importante".
"Oggi è una nuova ripartenza e dobbiamo essere ottimisti"
conclude il barista alla cassa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA