E' diventato nero per qualche secondo, intorno alle 22:55 di venerdì 27 marzo, il monitor dedicato alle immagini delle telecamere del settimo piano del Palazzo di Giustizia, a Milano, dove ieri si è sviluppato un incendio che ha devastato la cancelleria centrale dei gip e ha provocato ingenti danni ai piani superiori della cittadella. Un elemento che fa propendere gli investigatori verso l'ipotesi del corto circuito, causa di un calo di tensione che avrebbe appunto fatto saltare l'immagine per una manciata di secondi.
Sono in tutto una trentina le telecamere posizionate al settimo piano del Tribunale, mentre l'addetto alla control room ha il compito di visionare contemporaneamente circa 200 piccoli monitor, posizionati su una decina di schermi. Inoltre, è stato spiegato, non sono più di tre gli addetti alla sicurezza che lavorano di notte per controllare il Tribunale, non solo all'interno del Palazzo di via Freguglia (7
piani più un piano interrato), ma anche nel circuito esterno e nella sede dei giudici di pace, in via Francesco Sforza.
Da quanto si è apprende, l'ultima ronda da parte dell'addetto alla sicurezza, al settimo piano, è stata fatta intorno alle 22:30.
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