Porto abusivo di oggetti
atti a offendere è il reato ipotizzato in seguito al sequestro
di un coltello rudimentale a un detenuto nordafricano che si
accingeva ad assistere alla messa celebrata il 12 gennaio dal
vescovo monsignor Renato Boccardo nel carcere di Spoleto.
L'indagine è coordinata dalla procura spoletina che mantiene il
massimo riserbo.
Al vaglio degli inquirenti perché lo straniero - in carcere
per reati comuni e finora non monitorato per rischio
radicalizzazione - avesse il manico di rasoio sul quale era
stata posta una lametta e se o contro di chi la volesse
utilizzare.
L'arma è stata sequestrata dal personale della polizia
penitenziaria durante i controlli sui detenuti prima che
accedessero a dove l'arcivescovo doveva celebrare la messa. Lo
straniero aveva cercato di sfuggire alla perquisizione ma subito
bloccato dagli agenti che hanno sequestrato il coltello
rudimentale.
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