Ha suscitato scalpore la scelta
della catena di negozi di articoli sportivi Sportler di
inserire, tra i primi in Italia, nel loro catalogo il velo per
atlete musulmane Nike Pro Hijab. "Le reazioni - dice l'ad di
Sportler Jakob Oberrauch - per il momento sono solo positive, a
parte qualche commento odioso sui social media".
"Potevamo - ribadisce - vendere il velo - per così dire -
sotto banco, per evitare polemiche, ma abbiamo preferito fare
tutto alla luce del giorno. La nostra è stata una scelta
consapevole e cosmopolita a favore della convivenza di diverse
culture e religioni". Secondo Oberrauch, "ogni cliente ha il
diritto di poter soddisfare le sue esigenze e ognuno ha il
diretto di trovare il suo spazio nella società". "Sempre più
donne musulmane fanno sport, in palestra oppure all'aperto,
finalmente esiste una soluzione funzionale per il copricapo,
visto che finora dovevano improvvisare con dei veli che però
risultavano scomodi nella pratica dello sport", conclude.
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