Nell'inchiesta sul caso Camelot,
sugli affidamenti di fondi statali per l'accoglienza e
l'emergenza profughi nel Ferrarese, sono stati indagati due
dirigenti, rispettivamente una funzionaria del Comune di Ferrara
e un ex dirigente Asp (Azienda servizio alla persona). Gli
avvisi di garanzia per abuso d'ufficio sono in corso di notifica
e contengono l'invito a rendere interrogatorio davanti a
magistrati e polizia giudiziaria, nella data fissata per le
prossime settimane.
Le ipotesi di reato che vengono contestate ruotano attorno
all'affidamento diretto deciso da Comune e Asp a Camelot, perché
i due dirigenti avrebbero violato le disposizioni del codice
degli appalti. Più semplicemente, avrebbero dovuto non concedere
direttamente alla coop Camelot i finanziamenti bensì avrebbero
dovuto seguire dal punto di vista tecnico la procedura di
assegnazione del cottimo fiduciario: procedura veloce che
permette di agire anche nell'emergenza che però obbliga ad
invitare altre realtà del settore concorrenti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA