Disastro ferroviario colposo e
lesioni personali colpose. Sono queste le ipotesi di reato
contestate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro nei
confronti delle tre persone coinvolte nell'inchiesta
sull'incidente ferroviario che il 6 marzo del 2014 a Gimigliano,
un centro dell'hinterland catanzarese, coinvolse due convogli
delle Ferrovie della Calabria, che procedevano su un tratto a
binario unico, provocando il ferimento di una trentina di
persone.
Nei confronti di Luigi Pironti, di 54 anni, macchinista,
Annarita Trotta, di 39, capotreno, e di Pietro Falvo, di 54,
coordinatore del personale, il pm Andrea Mancuso ha emesso
l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Il magistrato che ha condotto l'inchiesta si é avvalso di
numerose perizie e consulente tecniche.
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