Tra il gruppo dei brigatisti
'irriducibili', in carcere all'epoca degli omicidi D'Antona e
Biagi, e le Nuove Br che li hanno commessi c'era "una
convergenza ideologica finalizzata alla comune elaborazione
terroristica" accertata da una recente consulenza tecnica,
secondo cui sussisteva anche una sudditanza ideologica, politica
e psicologica nei confronti dei detenuti.
"Fondata" è anche l'ipotesi di un ruolo o un peso
politico-organizzativo degli 'irriducibili' nella definizione
del progetto che ha portato all'omicidio Biagi. Ma, sempre per
la consulenza, "non esistono documenti che certifichino che i
brigatisti detenuti abbiano direttamente ispirato l'omicidio" e
"siano stati coinvolti nell'organizzazione dell'operazione". Su
queste basi la Procura di Bologna ha chiesto l'archiviazione per
12 'irriducibili', indagati per concorso nell'attentato: secondo
i magistrati non ci sono prove per sostenere che gli stessi, dal
carcere, abbiano dato un concreto contributo causale al delitto
del 19 marzo 2002.
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