Dodici dirigenti della Pirelli, la maggior parte dei quali ora in pensione, sono stati rinviati a giudizio dal gup di Torino Massimo Scarabello per la morte di 23 persone dovuta a malattie provocate dall'esposizione all'amianto negli stabilimenti di Settimo Torinese. Il pm Sabrina Noce li accusa di omicidio e lesioni colposi. Altre otto persone sono state invece prosciolte: i loro casi (una morte e otto malattie da amianto), risalgono a molto tempo fa e per questa ragione è scattata la prescrizione. Il dibattimento a dicembre.
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