I proventi dalla gestione degli
investimenti effettuati nel 2023 dalla Cdc (Cassa dottori
commercialisti) oltrepassano "i 352,2 milioni, a fronte dei più
di 322,3 milioni del 2022, con una crescita del 9,3%": sono dati
estratti dalla lettura del Bilancio consuntivo per l'anno
passato dell'Ente previdenziale privato, approvato nel
pomeriggio dall'Assemblea dei delegati riunitasi nella Capitale.
Quanto ai trattamenti distribuiti alla platea (al 31 dicembre
scorso giunta a 73.307 professionisti), "il totale delle
prestazioni previdenziali erogate si attesta a 394,2 milioni, a
fronte di una crescita del numero di pensionati che, a fine
anno, sono pari a 10.993 (+8,5%, rispetto all'anno precedente).
Ad un pensionato - evidenzia la Cdc - corrispondono 6,7
iscritti, con un rapporto tra riserve patrimoniali e pensioni di
29 annualità (29,6 nel 2022)".
Le cifre del documento mettono in luce il 'trend' positivo dei
ricavi da contributi, con "un incremento del 10,4%, rispetto al
2022 che permette di superare anche quest'anno la soglia di un
miliardo di euro: in particolare, i contributi soggettivi
versati nel 2023 raggiungono quota 619,5 milioni, a fronte dei
563,1 milioni del 2022", mentre salgono anche i versamenti
integrativi (418,3 milioni, rispetto ai 374,8 milioni dell'anno
prima).
In ascesa, poi, le risorse destinate al welfare degli iscritti,
pari a 33,5 milioni (+18,4%, rispetto al 2022). Soddisfatto il
presidente dell'Ente Stefano Distilli, giacché "nell'attuale
periodo storico, sociale ed economico, la categoria riesce a
mantenere il proprio dinamismo e la propria capacità di creare
valore, assumendo un ruolo sempre più strategico nel rapporto
tra cittadini, imprese e Istituzioni", ha chiuso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA