(ANSA) - PALERMO, 27 LUG - A cinque anni dalla chiusura
riapre a Palermo il museo Salinas, uno dei più importanti siti
espositivi archeologici d'Europa. I lavori di restauro,
finanziati con 9 milioni di fondi europei, sono stati ultimati.
La riapertura riguarda per ora il piano terra. Il primo piano e
il secondo non sono ancora fruibili perché dovranno essere
curati gli allestimenti (altri due milioni di euro) che
potrebbero essere completati nel 2017.
Il progetto di restauro, elaborato sin dal 2001, ha
consentito di allargare gli spazi espositivi. "Sono stati
ricostituiti interi contesti. Per la prima volta vengono quindi
esposti numerosi reperti: almeno il 30 per cento dell'intera
collezione", dice la direttrice del museo, Francesca Spatafora,
che in questi anni ha organizzato mostre e altre attività con le
quali è stata, di fatto, mantenuta una parziale fruibilità
pubblica del museo.
La Regione aveva annunciato la riapertura dell'ex casa dei
Filippini entro l'estate. Il piccolo ritardo è dipeso dal fatto
che i lavori hanno riportato alla luce alcune parti nascoste del
complesso: un soffitto ligneo secentesco e altri tesori
occultati da controsoffitti ottocenteschi. I restauri hanno
recuperato nicchie dorate lungo le pareti, in quella che in
origine era la stanza di ricreazione dei padri Filippini, in
collegamento con l'antico refettorio che oggi conserva le Metope
dei templi di Selinunte.
La Casa conventuale dei padri della Congregazione
dell'Oratorio di San Filippo Neri detta dell'Olivella è stata
eretta a partire dal 1598 su progetto di Antonio Muttone. Dopo
la confisca dei beni ecclesiastici divenne nel 1873 museo
nazionale affidato all'archeologo Antonio Salinas che lo resse
per quarant'anni fino alla morte nel 1914.
Archeologia: riapre museo Salinas
A cinque anni da chiusura, dopo restauri
