C'è anche un autoritratto del
1979 tra le fotografie che l'attore agrigentino Gianfranco
Jannuzzo espone fino all'8 novembre alle Fabbriche
Chiaramontane di Agrigento, galleria d'arte che da un anno è
sede decentrata della fondazione Orestiadi di Gibellina. La
mostra si intitola "Gente mia", e annovera una serie di scatti
che puntano ad esaltare l'amore di Jannuzzo per la sua città di
origine e per i suoi abitanti.
"Sono emozionato come se fossi un bambino", ha detto l'attore
durante l'inaugurazione della sua esposizione, a cui si associa
anche un libro contenente tutte le istantanee pubblicato dalla
casa editrice Medinova. "La mia anima fotografica - ha aggiunto
Jannuzzo - si associa a quella della recitazione, perché
entrambe hanno a che fare con l'esigenza di comunicare delle
cose agli altri. D'altra parte da ragazzo mi sono posto il
dilemma, ossia se avrei dovuto fare l'attore o il fotografo. Ma
la mia scelta primaria non ha mai escluso l'altra".
I volti fotografati da Jannuzzo, tutti presenti all'interno
della mostra alle Fabbriche, è variegata: da quelli dei grandi
artisti, a partire dal suo maestro di teatro Gigi Proietti, alla
gente più umile, ritratta dall'artista tra i vicoli della 'sua'
Agrigento. C'è poi lo spazio per i siciliani più illustri, su
tutti: Sergio Mattarella, che Jannuzzo immortalò nel 2021 in
occasione di un incontro privato al Quirinale. Negli altri
scatti vengono riproposti luoghi e persone fotografati a più di
quarant'anni di distanza, con una rappresentazione suggestiva,
quasi futuristica, del trascorrere del tempo.
"La mostra di Gianfranco Jannuzzo - conclude il presidente
della Fondazione Orestiadi di Gibellina Pumilia - è solo uno dei
numerosi appuntamenti che nel corso dell'ultimo anno abbiamo
organizzato ad Agrigento e che fino ad oggi, anche attraverso
una sinergia con l'Ente parco archeologico, hanno permesso di
valorizzare l'arte contemporanea. Andremo avanti su questa
strada".
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