Un "percorso educativo rivolto
alle istituzioni scolastiche siciliane di ogni ordine e grado,
promuovendo all'interno delle scuole azioni di educazione alla
cittadinanza e alla legalità, al rispetto di genere e iniziative
a contrasto di ogni forma di discriminazione". E' lo scopo del
protocollo d'intesa siglato dall'assessore regionale siciliano
all'Istruzione Girolamo Turano e dal direttore generale
dell'Ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro con la
presidente dell'associazione culturale Biesse Bruna Siviglia: si
istituzionalizza dunque anche in Sicilia il progetto "Giustizia
e Umanità - Liberi di Scegliere" ispirato all'attività del
magistrato Roberto Di Bella, presidente del tribunale dei minori
di Catania e in precedenza di Reggio Calabria, che lo ha
concretizzato assieme a Siviglia, e che è già diventato legge
regionale in Calabria. Proprio da qui è partito il lungo
percorso che, strada facendo, ha trovato sostegni sempre più
importanti, fino alla presentazione nei mesi scorsi alla Camera
dei Deputati, a Palazzo San Macuto, sede della Commissione
Antimafia alla presenza della presidente Chiara Colosimo e della
sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro. Un percorso costellato
di incontri soprattutto nelle scuole, che hanno accolto il
format proposto dall'associazione attraverso la lettura del
libro "Liberi di Scegliere - La battaglia di un giudice minorile
per liberare i ragazzi dalla 'ndrangheta" scritto dal magistrato
assieme alla giornalista Monica Zapelli e la visione del film
Liberi di Scegliere, per la regia di Giacomo Campiotti trasmesso
dalla Rai, con Alessandro Preziosi. Tante storie di giovani,
alla scoperta di una vita diversa da quella che il contesto
familiare avrebbe altrimenti riservato. E' questo il focus del
progetto, una scelta difficile, inizialmente oggetto di
diffidenza e critiche, ma poi rivelatasi vincente: quella di
allontanare i figli e le loro mamme dalle famiglie malavitose,
per offrire un futuro migliore. L'iniziativa è sostenuta anche
dalla Ses, la societa editrice della Gazzetta del Sud e del
Giornale di Sicilia, con il suo presidente Lino Morgante,
presente alla manifestazione che si è svolta oggi a Palermo per
illustrare il contenuto del protocollo d'intesa .
Il protocollo si propone di accompagnare studentesse e
studenti delle scuole siciliane di ogni ordine e grado "in un
percorso di educazione alla cittadinanza e alla legalità, al
rispetto di genere e al contrasto di ogni forma di
discriminazione, allo scopo di ridurre il disagio e la devianza
minorili e favorire lo sviluppo e la realizzazione della persona
umana". Il progetto, ispirato all'opera del giudice minorile
Roberto Di Bella, che ha permesso a tanti adolescenti a rischio
di devianza di sperimentare nuovi orizzonti di vita, prevede di
promuovere la cultura della legalità e della libertà come bene
primario, attraverso la visione di film, la lettura di libri,
incontri on line e in presenza nelle scuole con personalità
delle istituzioni (forze dell'ordine, magistratura, attori,
registi, testimoni di giustizia) e l'organizzazione di un
concorso rivolto a tutte le istituzioni scolastiche siciliane.
"Vogliamo affermare un'idea e cioè che la scuola è il più
grande mezzo di riscatto sociale - dichiara l'assessore
all'Istruzione, Mimmo Turano - uno strumento di emancipazione e
cambiamento. Sostenere un progetto come "Giustizia e umanità -
Liberi di scegliere" significa dire ai giovani siciliani che non
esistono vite segnate, che c'è sempre una possibilità reale di
cambiamento, significa anche modificare l'immagine della Sicilia
da terra di condanna a terra di riscatto".
"La scuola - dice il direttore generale dell'Usr Sicilia
Giuseppe Pierro - è da sempre impegnata affinché il diritto
all'istruzione venga garantito a tutti, sia minori sia adulti.
Il nostro impegno è massimo anche nel contrasto all'abbandono
scolastico, rafforzando anche tutte quelle attività che possono
contribuire a ridurre questo fenomeno complesso e con più cause
alla sua origine. La scuola si è data anche il compito di creare
connessioni con la realtà del territorio in cui ogni istituzione
scolastica opera in modo da accrescere la valenza formativa
delle iniziative e creare prospettive per i nostri giovani".
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