"LA RANA BOLLITA" DI PIETRO
MASSIMO BUSSETTA, RUBBETTINO EDITORE, PP. 174, EURO 18
Viene distribuito in questi giorni nelle librerie e sulle
maggiori piattaforme digitali il nuovo libro di Pietro Massimo
Busetta "la rana bollita". L'economista ripercorre i luoghi
comuni più diffusi che hanno caratterizzato il racconto del Sud
e con questo nuovo lavoro completa una ricerca, avviata nel
2018, che si compone di quattro saggi, tutti editi da
Rubbettino. Nei tre volumi precedenti Busetta esplora alcune
tematiche con una chiave di lettura personale e stimolante, su
alcuni argomenti, ancora di strettissima attualità. Il primo
lavoro è stato Il coccodrillo si è affogato, nel quale metteva
in evidenza come l'esigenza dello sviluppo del Sud non fosse
interesse soltanto dei 20 milioni di meridionali, ma una
necessità per tutto il Paese. Il secondo lavoro della
quadrilogia, pubblicato nel 2021, dal titolo Il lupo e
l'agnello, rifletteva sull'idea che la colpa del mancato
sviluppo del Sud fosse da attribuire allo stesso Sud che, nella
vulgata, era stato dissipatore di risorse che i meridionali
avevano sprecato con ruberie, sottrazioni e sprechi.
Con il lavoro più recente, La rana e lo scorpione, si cerca la
motivazione per la quale non è stata adottata anche dal nostro
Paese una politica economica più lungimirante, che hanno invece
impostato molti Paesi dell'Unione come la Germania e la Spagna.
Infine nel suo ultimo libro "La rana bollita" Busetta si pone
una domanda: come mai una comunità che è stata maltrattata per
anni da un Paese rivelatosi ostile, che ha impostato un progetto
di sviluppo che si realizza con le migrazioni di oltre 100.000
tra giovani e adulti ogni anno verso il Nord, verso l'Europa e
anche verso i Paesi d'oltremare, non si ribella? Come mai la
mancanza di infrastrutturazione, che prevede che la stessa
distanza possa essere percorsa in ferrovia in una parte d'Italia
in un'ora e in un'altra in tre, non fa scattare reazioni?
E perché subisce una sanità che costringe quelli che se lo
possono consentire a prendere un aereo per poter avere un
servizio di eccellenza e gli altri spesso a subire trattamenti
inadeguati? E infine l'ultimo schiaffo, quell'autonomia
differenziata le cui conseguenze saranno devastanti. E il
rosario dei diritti di cittadinanza negati potrebbe continuare
tanto da far dire ad alcuni che questa parte del Paese è
utilizzata come se fosse una colonia.
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