Al Tempio di Giunone il sax di
Max Ionata accarezzerà l'altare e introdurrà la visita al Parco
addormentato; scendendo la scalinata, ci si ritroverà sulla Via
Sacra per scoprire le difese di roccia, le mura, il costone,
fino agli arcosoli e al Giardino dei Giusti dove si incontrerà
la cantante partenopea Marina Bruno. CoopCulture Sicilia
racconta così il primo degli affascinanti appuntamenti musicali
di quest'anno alla Valle dei Templi, all'alba.
"La tromba di Flavio Boltro discuterà con la potenza
scenografica della grande Akragas e delle campagne archeologiche
fino al recente Telamone, per fermarsi sotto un ulivo e passare
il testimone allo struggente contrabbasso di Enzo Pietropaoli.
Ormai l'aurora avrà tinto tutto di rosa: siamo al Tempio della
Concordia, e i quattro musicisti saranno pronti a salutare il
sole", proseguono gli organizzatori dell'evento.
"L'opportunità di suonare in un posto così magico, non è cosa
da tutti i giorni: la Valle e per giunta all'alba, ti lega al
passato e ti proietta verso un futuro che sembra migliore perché
avviene nella Storia. Ti senti libero di esprimerti perché non
ci sono mura, platea. E' un onore e siamo felici di farlo
insieme" dicono i quattro musicisti.
Giovedì prossimo alle 4.30, è in programma la prima,
affascinante alba di quest'anno alla Valle dei Templi - le altre
saranno diverse, ognuna una scoperta, ora miti teatralizzati,
ora teatro classico - stavolta con un nuovo format che cuce
insieme suoni del Mediterraneo e preghiere antiche, nenie
popolari e jazz d'autore. Invenzioni a tre voci è un progetto di
CoopCulture che declina valorizzazione del sito archeologico
protetto dall'Unesco, spettacolo e grande musica, per una visita
musicale che sarà un'esperienza indimenticabile, e avrà un
secondo capitolo il giorno successivo tra i templi di Selinunte.
La formula è semplice: una volta raggiunte le diverse
"stazioni", ci si potrà immergere nei testi poetici e nella
musica, intrusioni "autorizzate" alla visita guidata che conduce
al concerto finale alla luce rosa dell'alba, ai piedi del Tempio
della Concordia. Canzoni gallesi e canti sardi, una preghiera
alla luna, ritmi, ora lenti ora forsennati, tra Mozart e Fauré.
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