"L'estate coincide sempre con un
abbassamento del livello di donazioni del sangue. Il plasma è
insufficiente. Ecco perché oggi lanciamo un appello nella
speranza di poter smuovere le coscienze. La Regione è attiva
attraverso i servizi trasfusionali delle aziende sanitarie. Con
la nomina dei nuovi direttori generali della Sanità, effettuata
in questi giorni, daremo dignità strutturale a questi servizi
che saranno messi in rete". Lo ha detto Salvatore Requirez,
direttore generale del Dasoe dell'assessorato regionale alla
Salute, aprendo a Palermo il convegno, di due giorni, che si
tiene nella sala Piersanti Mattarella dell'Assemblea regionale
siciliana. La finalità del convegno, nella Giornata regionale
della donazione, è quella di lanciare una campagna di
comunicazione coinvolgendo tutti gli attori: le strutture
sanitarie, le associazioni dei volontari, la popolazione.
Giacomo Scalzo, del Centro regionale sangue dell'assessorato
regionale alla Salute, ricorda "che la Sicilia raccoglie ogni
anno 14 chilogrammi di plasma ogni mille abitanti. Ma ne
servirebbero 18 chilogrammi. Lo scorso anno la donazione di
plasma è aumentata del 4,6 per cento. Il trend è confermato
anche quest'anno. Ma non basta. Eppure in Sicilia abbiamo delle
eccellenze. La provincia che in Italia dona più sangue e plasma,
in rapporto alla popolazione, è Ragusa.
"Quando si dona, si mette a disposizione globuli rossi,
piastrine e plasma - afferma Fabio Candura, responsabile area
plasma del Centro nazionale sangue - la carenza di plasma mette
in difficoltà la produzione dei farmaci salvavita. L'Italia è
costretta ad acquistare il plasma sul mercato internazionale con
un costo annuale per il servizio sanitario di circa 300 milioni
di euro".
Salvatore Caruso, referente Civis Sicilia che raccoglie le
associazioni di donatori di sangue, sottolinea che, "grazie
all'attività associativa, viene raccolto il 95 per cento del
sangue in Sicilia".
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