/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Comprò biglietti treno a migranti, Tribunale assolve Soufi

Comprò biglietti treno a migranti, Tribunale assolve Soufi

'Il fatto non sussiste, agì a scopo umanitario e senza lucro'

CATANIA, 12 aprile 2024, 15:01

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

La terza sezione penale del Tribunale di Catania ha assolto, perché il fatto non sussiste, l'attivista marocchina per i diritti umani Nawal Soufi che nel 2104 comprò alla stazione comprò dei biglietti del treno, diretto a Milano, ad alcuni migranti siriani che erano sbarcati a Siracusa. Era a processo per procurato ingresso clandestino.
    Anche la Procura aveva chiesto la sua assoluzione. Alla richiesta si era associata la difesa, con l'avvocata Rosa Emanuela Lo Faro: "la solidarietà - ha commentato la penalista - non può mai costituire reato e l'attività a favore dei migranti senza fine di lucro è un'azione nobile che deve essere seguita da ognuno di noi".
    "Dalle intercettazioni agli atti - scrive il Tribunale nella sentenza - emerge l'evidente interesse spiccatamente umanitario che permeava l'intera attività della Nawal, la quale era un punto di riferimento per i migranti, cui ha dispensato anche incoraggiamenti. Può dunque concretamente sostenersi che l'odierna imputata abbia agito senza alcun fine di lucro e per mero spirito umanitario, prestando le proprie attività di soccorso e di assistenza a stranieri richiedenti asilo nel territorio dello Stato. Per tali motivi - concludono i giudici - non si ravvisa alcun contributo di favoreggiamento all'immigrazione clandestina da parte dell'odierna imputata, la quale deve essere mandata assolta perché il fatto non sussiste".
    Nell'estate del 2014 Nawal Soufi ricevette il premio 'Donna di frontiera', nell'ambito del festival internazionale del cinema di Frontiera di Marzamemi (Siracusa). La giovane attivista che vive a Catania dove è arrivata con i suoi genitori più di 30 anni fa è stata un punto di riferimento per i tanti migranti che approdano in Sicilia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza