"Nelle radici di questi alberi
dedicati a vittime di mafia, dobbiamo trovare la forza per
guardare al futuro. Dopo 44 anni ne sappiamo ancora poco
dell'omicidio di Piersanti Mattarella, il presidente della
Regione Siciliana 'delle carte in regola', e ne sapremmo meno se
i giornalisti, che oggi vedono molto a rischio la libertà del
loro lavoro, non avessero cercato notizie da scrivere e
pubblicare per informare i cittadini". Lo ha detto Alessandra
Costante, segretario generale della Fnsi, intervenendo in
mattinata, a Palermo, alla cerimonia al 'Giardino della Memoria'
nella borgata di Ciaculli, nel corso della quale è stata svelata
la nuova targa che ricorda il presidente della Regione ucciso
dalla mafia il 6 gennaio del 1980 e alla quale hanno
partecipato, tra gli altri, anche i figli Maria e Bernardo.
"Piersanti Mattarella, se ricordo bene - ha aggiunto - diceva
che bisogna avere il coraggio di 'alzare i veli'. Con questa
norma che mette il bavaglio ai cronisti, ci stanno dicendo che
bisogna calare il velo. L'esempio di Piersanti Mattarella che il
velo voleva alzarlo, sollevarlo ci deve dare la forza per
continuare a fare il nostro lavoro, che è quello di informare i
nostri lettori senza censure né bavagli", ha sottolineato.
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