"Ho sempre creduto nella
democrazia parlamentare, e anche se eletto direttamente dai
cittadini, sono un convinto sostenitore della sovranità ed
autorevolezza del Parlamento. Per la verità, mi preme
sottolineare come i primi approcci con il governo sono stati
estremamente costruttivi ed incoraggianti, ma ciò dovrà tuttavia
spronarci a realizzare quelle riforme strategiche che da un lato
rendano più efficiente la macchina burocratica e decisionale
sulle autorizzazioni, dall'altro lato razionalizzino la spesa
regionale cosi come ci viene richiesto dalla Corte dei Conti".
Così il pesidente della Regione siciliana, Renato Schifani,
nelle sue dichiarazioni programmatiche in corso all'Ars.
"Particolare attenzione andrà data al triste tema della
corruzione all'interno dell'amministrazione regionale - ha detto
- al riguardo ho recentemente invitato, i capi dipartimento ad
attivare opportune e periodiche procedure di rotazione del
personale, per evitare pericolose forme di incrostazione.
Occorrerà quindi riformare le procedure che sono deputate a
definire gli atti amministrativi a formazione progressiva
finalizzati al rilascio o meno di autorizzazioni che comportino
nuovi investimenti, posti di lavoro, crescita del Pil regionale.
Troppe attese, a volte caratterizzate da ingiustificabili
mancate risposte - ha aggiunto il presidente della Regione
Siciliana - hanno allontanato dalla nostra terra occasioni di
sviluppo e crescita correlate ad interessanti iniziative che non
hanno potuto aver luogo per colpa del nostro sistema". Per
Schifani "un sistema che va cambiato, con il coinvolgimento
pieno e totale del Parlamento al quale mi porrò con doveroso
spirito collaborativo e costruttivo; ne andrà della crescita
della nostra terra, del futuro dei nostri figli, della
possibilità di ritorno a casa di quei tanti giovani costretti ad
emigrare per trovare un lavoro". "E se riusciremo in queste
riforme, non vincerà soltanto questo governo, non vincerà
soltanto questo onorevole Parlamento, ma vinceranno i siciliani
tutti - ha osservato - nello specifico, occorrerà razionalizzare
la gestione delle procedure di valutazione ambientale, al fine
di migliorare progressivamente il rapporto tra istanze
procedibili e provvedimenti emanati ed i tempi di svolgimento
delle procedure medesime e, segnatamente, di quelle soggette al
parere della commissione tecnica specialistica, che va
significativamente riformata".
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