(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 24 GIU - Un arresto in flagranza di
reato e otto denunce in stato di libertà. E' il bilancio
dell'operazione "Adorno" effettuata nello Stretto di Messina dai
carabinieri forestali con la collaborazione dei volontari della
Lega italiana protezione uccelli.
Nel corso dell'operazione i militari hanno soccorso un falco
pecchiaiolo ferito da un bracconiere. Il volatile è stato
ricoverato nel centro di recupero fauna selvatica "Stretto di
Messina".
L'arresto riguarda una persona con precedenti penali sorpreso
mentre sparava ai falchi. L'uomo era in possesso, tra l'altro,
di un fucile con la matricola abrasa. Le otto denunce, invece,
sono scattate a carico di altrettante persone accusate di
detenzione illegale di specie protette, tra cui alcuni
cardellini di provenienza illecita, 38 uccelli selvatici vivi e
quattro reti da uccellagione. Sono stati sequestrati, inoltre,
tre fucili con matricola abrasa e svariate munizioni.
In Sicilia, tra l'altro, sono stati sequestrati una coppia di
grillai e quattro esemplari di civetta, tutti privi di anello
identificativo e dei certificati che ne avrebbero dovuto
dimostrare la nascita in cattività.
"Nonostante il bracconaggio, negli anni, sia diminuito in questa
zona del Paese - - ha detto Giovanni Albarella, responsabile
Antibracconaggio e Attività venatoria della Lipu - occorre
mantenere l'attenzione alta. Restano fondamentali il presidio
del territorio, garantito dai carabinieri forestali coadiuvati
dai volontari delle associazioni, ma anche la promozione di
attività turistiche a basso impatto in modo da fare conoscere la
biodiversità di questi luoghi, rafforzando così l'interesse per
la loro conservazione". (ANSA).
Bracconaggio: operazione "Adorno", un arresto e 8 denunce
Effettuata nello Stretto di Messina. Ferito falco pecchiaiolo
