(ANSA) - PALERMO, 03 MAG - La parola d'ordine è "unità" per
vincere al primo turno le comunali di Palermo e l'intero
centrodestra ci sta provando, nonostante le tensioni che animano
da mesi la coalizione attorno a un'altra partita, ritenuta
altrettanto fondamentale: le regionali con il fronte spaccato
sul Musumeci-si Musumeci-no". Stasera i dirigenti si vedranno
per la prima volta, in un hotel a Palermo, dopo tante settimane
vissute al cardiopalma dove è successo di tutto, con l'ultimo
tentativo di accordo fallito per un sms di troppo. In pole c'è
Roberto Lagalla, su cui dovrebbero convergere tutti. "Siamo in
netto ritardo, oltre questo pomeriggio non si può andare",
ammette Nino Minardo, il leader della Lega-Prima l'Italia,
certamente non ascrivibile al fronte dei falchi. "Il
centrodestra non può presentarsi diviso, bisogna avere un solo
candidato e dimostrare senso di responsabilità e gioco di
squadra mettendo da parte personalismi e risentimenti - insiste
- Per quanto ci riguarda si decide oggi e occorre uscire fuori
un nome unico del centrodestra a Palermo. Se Lagalla è ipotesi
probabile? Certamente, è persona che stimo e sicuramente
all'altezza, così come lo è Francesco Cascio. Auspico che entro
stasera ci sia un solo candidato del centrodestra. Di regionali
la coalizione ne parlerà successivamente e sarà la classe
dirigente siciliana, senza alcuna imposizione romana, a fare
sintesi scegliendo la soluzione che unisce di più e che ci
consentirà di vincere". Un'apertura? Certo, considerando l'asse
leghista con Forza Italia su Cascio ma anche la conferma della
linea netta tracciata anche ieri da Salvini: del Musumeci-bis si
parlerà dopo. Il "nodo", insomma, rimane sempre quello. C'è
anche l'irrigidimento di FdI sul vice di Lagalla nel caso si
raggiungesse l'intesa: tocca a noi. (ANSA).
Palermo:Lagalla in pole per C.destra unito, vertice decisivo
Coalizione tenta accordo stasera, ma non mancano tensioni
