"Il nostro obiettivo è migliorare
la qualità della previsione e del monitoraggio di alcuni
fenomeni ambientali, quali eventi meteorologici estremi,
trasporto di ceneri vulcaniche e sabbie desertiche, che spesso
contaminano lo spazio aereo dell'aeroporto internazionale di
Catania. Riteniamo infatti, che per un'aerostazione o un pilota
sia essenziale conoscere anche queste indicazioni, per poter
effettuare la scelta giusta e non incorrere in situazioni
critiche". Lo dice il prof. Salvatore Magazù, ordinario di
Fisica Sperimentale nell'Università di Messina, referente
scientifico nazionale del progetto "Impiego di tecnologie,
materiali e modelli innovativi in ambito aeronautico - Aeromat",
che ha previsto anche l'installazione dii celiometri sofisticati
allo scalo aereo catanese di Fontanarossa. "Queste
strumentazioni - prosegue Magazù - permettono di misurare
parametri ambientali e di validare modelli di previsione
meteo-ambientali. Fanno parte di un sistema finalizzato a
fornire, in particolar modo ai gestori aeroportuali,
informazioni che consentiranno di ottimizzare l'operatività
nelle piste di scalo al verificarsi di alcuni fenomeni,
permettendo di integrare report provenienti da osservatori
vulcanologici, con i dati meteorologici previsti da modelli ad
alta risoluzione spaziale e temporale. L'acquisto e la messa in
opera di tali strumentazioni consentirà di effettuare campagne
di misure al suolo, finalizzate alla validazione e
all'ottimizzazione delle performance dei modelli previsionali. I
dati di tale rete confluiranno poi su Alice-net, un network di
stazioni operative gestite da Istituti di Ricerca ed Enti
italiani. Tali sistemi permetteranno di conoscere in anticipo
l'evoluzione degli eventi, e su questa base si potranno
impedire agli aerei di partire o di atterrare, favorendo la
mobilità e le indicazioni per gli spostamenti degli utenti,
evitando così disagi".
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