La Corte d'assise d'appello di
Catania ha confermato la condanna all'ergastolo di Mamadou
Kamara, il ventenne ivoriano ospite dell'ex Cara di Mineo perché
riconosciuto colpevole di aver ucciso il 30 agosto del 2015
nella loro villa di Palagonia per rapina Vincenzo Solano, 68
anni, e di aver violentato ed ucciso sua moglie Mercedes Ibanez,
di 70. La sentenza di primo grado era stata emessa l'8 febbraio
del 2019. L'imputato si è sempre dichiarato innocente.
Rientrato in bicicletta nel Centro accoglienza richiedenti
asilo di Mineo in cui era ospite, fu bloccato da militari
dell'esercito e da un ispettore capo della polizia in servizio
nel Cara, insospettiti dai vestiti che indossava, quelli della
vittima, troppo grandi per lui. Tra gli atti del processo
prodotti dall'accusa ci sono le indagini e i filmati visionati
dalla Squadra Mobile di Catania che lo riprendono mentre esce
dal Cara e mentre si avvicina alla villa. E anche una sua polo
blu trovata sporca di sangue nell'abitazione dei coniugi, dove
furono rinvenuti anche parte di un braccialetto che l'ivoriano
aveva nello zainetto dove nascondeva la refurtiva, i suoi
pantaloni sporchi di sangue e le ciabatte della vittima.
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