Torturato per oltre un mese con
l'acqua bollente della pasta, che gli gettavano sui piedi; e
sulle ustioni spalmavano detersivi, sale, aceto. L'hanno
stuprato, spento cicche nell'ano. E' accaduto a un trentenne, in
carcere a Enna per il furto di un motorino, seviziato dai cinque
compagni di cella. La vittima ha taciuto per paura di ritorsioni
verso i suoi familiari. I cinque gli impedivano di uscire dalla
cella nel timore che altri notassero le ferite. La procura ha
aperto un'inchiesta.
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