"La forbice di attività svolte
ante covid e quella di oggi si sta assottigliando anche grazie
alle soluzioni organizzative messe in campo dal management
aziendale: sono stati riattivati i reparti legati alla gestione
dell'emergenza covid, abbiamo incrementato i volumi di attività
e stiamo avviando tutte le azioni per l'abbattimento delle liste
d'attesa tramite il ricorso alla libera professione per
soddisfare le esigenze dei cittadini nei tempi previsti, con un
piano di rilancio del Dipartimento di Prevenzione". Questo, in
sintesi, il bilancio delle attività illustrato dal direttore
generale della Asl di Cagliari, Marcello Tidore, a una platea di
direttori di SC insieme con il direttore amministrativo Gianluca
Calabrò e quello sanitario Roberto Massazza.
"Su 542.458 cittadini che afferiscono alla ASL di Cagliari,
il 32% ha dai 40 ai 59 anni, mentre il 26% ha dai 60 ai 79 anni.
La popolazione di riferimento registra un incremento nelle fasce
di età adulta e la contrazione delle fasce di età più giovani.
Il progressivo e tendenziale invecchiamento della popolazione -
ha spiegato Tidore - ha importanti ripercussioni sui costi
legati all'assistenza sanitaria, essendo ormai consolidato che
le fasce di età adulta hanno un peso assistenziale notevolmente
superiore rispetto alle fasce giovani".
C'è stato un aumento dell'attività erogata in questi ultimi
due anni, il che sottolinea "che la riforma del SSR e
l'istituzione della nuova Azienda territoriale n. 8 ha apportato
benefici significativi al sistema nel suo insieme: le
prestazioni dei servizi sono incrementate e i dati ci dicono che
stiamo ritornando ai volumi di produzione ante covid - prosegue
Tidore -. L'andamento economico del 2024, rispetto al 2023,
rappresenta infatti la ripresa delle attività a pieno regime, in
coerenza con l'incremento delle prestazioni di ricovero e di
specialistica ambulatoriale, con l'attività della medicina
convenzionata e dell'abbattimento delle liste d'attesa".
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