Una composizione di sguardi sulle
persone e i luoghi protagonisti di Mare e Miniere, la rassegna
itinerante di musica, canto e danza di matrice popolare che si
snoda ogni anno dalla primavera all'autunno tra vari centri del
sud Sardegna: questo il biglietto da visita di Miradas - sguardi
in sardo -, il docufilm di Tomaso Mannoni e Mauro Palmas che
verrà proiettato in prima nazionale assoluta giovedì 21 marzo a
Roma, alle 21, al teatro Eduardo De Filippo di Officina
Pasolini.
Miradas si presenta come un quadro di Mare e Miniere ritratto
dal suo interno, un affresco di immagini, musiche, suoni,
canzoni, parole, danze che si avvicendano senza ordine
cronologico, ricomposti attraverso un lavoro di montaggio dal
quale trasudano l'anima e il cuore della manifestazione nata
dall'esperienza di due grandi protagonisti della scena musicale
sarda: la cantante Elena Ledda e lo stesso Mauro Palmas,
compositore e polistrumentista.
In cinquantanove minuti, il docufilm riproduce l'autenticità
di Mare e Miniere attraverso sequenze dei concerti in scena in
contesti inusuali e di grande suggestione, testimonianze degli
artisti coinvolti e momenti tratti dai laboratori e dalle
lezioni dei seminari che si tengono in giugno a Portoscuso: tra
i docenti presenti nel film, il maestro di launeddas Luigi Lai,
il Cuncordu e Tenore de Orosei, Giulia Cavicchioni con i suoi
laboratori per bambini, gli stessi Mauro Palmas ed Elena Ledda,
che insieme a Simonetta Soro cura l'affollato corso di canto
popolare.
E ancora: Riccardo Tesi, Mario Incudine, Andrea Piccioni,
Silvano Lobina, Marcello Peghin, Alessandro Foresti, Nando
Citarella, Gigi Biolcati, Carlo Rizzo, Claudia Masika, i
fratelli Simone e Nicolò Bottasso.
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