"Circa 3.500 posti di lavoro a
rischio, il doppio se si considera l'indotto, e 350 milioni di
crediti fiscali incagliati, che a breve diventeranno carta
straccia". È l'allarme della Consulta delle costruzioni e della
Rete delle professioni del Nord Sardegna. A far da portavoce è
Gian Paolo Deliperi, vicepresidente del Collegio dei geometri
della Provincia di Sassari e promotore della proposta di legge
che avrebbe consentito alle partecipate regionali di scongiurare
la crisi di liquidità con l'acquisizione dei crediti fiscali
generati dai bonus edilizi.
Deliperi chiede al consiglio regionale in carica di
"approvare immediatamente quella legge per evitare il tracollo,
chi si è approcciato al Superbonus con serietà ora non può
pagare operai, fornitori, impiantisti e professionisti".
L'appello è stato lanciato dalla sede della Camera di Commercio,
dove il tavolo si è riunito e ha condiviso all'unanimità la
preoccupazione. "Ci sono aziende che a breve dovranno tagliare
buona parte dei lavoratori - spiega Deliperi - e i
professionisti chiudono l'anno fiscale con dei crediti in
giacenza superiori al proprio bacino fiscale, e non più
liquidabili".
Per far fronte al problema la Regione Basilicata ha approvato
una legge sulla circolazione dei crediti fiscali. "Si prevede
l'acquisto dei crediti da parte delle partecipate regionali, con
l'ok del ministero dell'Economia e del Dipartimento per gli
Affari regionali e le Autonomie - rimarcano - e il governo ha
espressamente rinunciato a impugnarla, aprendo la strada a tutte
le Regioni d'Italia per replicare tale opportunità". Ma a
seguire quella strada, per ora, è stata solo il Piemonte. "Anche
la Sardegna intervenga con altrettanta determinazione e
rapidità".
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