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Regionali '24: M5s ottimista, 'emergerà spirito squadra'

Regionali '24: M5s ottimista, 'emergerà spirito squadra'

Al via la riunione del campo largo, presenti i Progressisti

CAGLIARI, 06 novembre 2023, 14:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Grande ottimismo e invito alla calma dal M5s all'ingresso nella sede del Pd in via Emilia a Cagliari per la riunione del tavolo della coalizione del centrosinistra allargarto, appena cominciata. Per il coordinatore regionale e senatore Ettore Licheri non c'è "alcun rischio di disunità - sostiene incalzato dai giornalisti al suo arrivo -, i Progressisti hanno un modo di vedere le cose, simile anche ad altre forze indipendentiste, e siamo qui per dialogare. Mettere insieme 15 o 16 sigle non è facile. Stiamo battezzando un nuovo modo di fare politica, quello che sinora non è stato mai fatto". E invita alla calma: "Stiamo tutti rinunciando a un pezzetto di noi stessi per stare qua e io sono sicuro che alla fine emergerà lo spirito di squadra. Non ci era mai riuscito nessuno in passato, è chiaro che ci vuole del tempo, dialogo e confronto". Per Licheri ciò che "cementa tutti è la necessità di sottrarre il governo della Regione a questa giunta, la giunta dei computer smarriti". "Sarà lunga" scherza, ma non troppo, il segretario dei Dem, Piero Comandini accomodandosi in circolo con gli altri rappresentanti. Sorride ma non parla Francesco Agus, dei Progressisti, che arriva per ultimo e accetta la richiesta di Comandini di una foto insieme. 

SETTIMANA DECISIVA PER LE CANDIDATURE - Sono ore di tensione per la coalizione del centrosinistra con M5s e forze autonomiste e indipendentiste. Alle 13 è convocato il tavolo che riunirà tutte le sigle che metteranno sul tavolo i nomi da esaminare per scegliere il prossimo candidato alle Regionali 2024. I Progressisti, che già venerdì avevano esternato tutto il loro malumore arrivando ad annunciare uno strappo sul nome di Alessandra Todde come frutto di un accordo romano calato dall'alto, lasciano intendere che parteciperanno, ma nulla è confermato sino all'ultimo. Intanto il Pd continua ad accelerare per chiudere, nel tentativo di spegnere i fuochi accesi anche da Liberu e Più Europa, e ha convocato un'altra riunione della direzione per le 17.30 di oggi. Il segretario Piero Comandini dovrebbe portare ai dirigenti Dem una proposta emersa dal tavolo, ma gli esiti non sono scontati. I Progressisti, se si siederanno, insisteranno sulle primarie e sui nomi di Renato Soru e Graziano Milia. Liberu, che propone la candidatura di Soru, ha confermato la sua presenza e ribadito la linea.

Attesa sul fronte opposto: il centrodestra sardo aspetta l'appuntamento romano di domani cui non è chiaro se parteciperanno i leader nazionali Giorgia Meloni (Fdi), Antonio Tajani (Fi) e Matteo Salvini (Lega). Nel frattempo continuano tra le forze politiche, in particolare quelle non rappresentate a Roma, gli appelli alla creazione di un tavolo regionale nel quale discutere di nomi e programmi. Lo hanno fatto i rappresentanti delle forze del Grande centro e anche i Riformatori, che si sono rivolti direttamente alla Lega. In una lettera rivolta al coordinatore Michele Pais, Aldo Salaris, alla guida dei Riformatori, ha chiesto un incontro per discutere "dello scenario politico e sul metodo di scelta di chi dovrà guidare la coalizione". Sul tavolo c'è la candidatura, ribadita e confermata, del governatore uscente Christian Solinas, ma Fdi vorrebbe guidare l'alleanza con Paolo Truzzu, per gli azzurri restano in campo Pietro Pittalis e Alessandra Zedda. Manovre anche al centro con la Democrazia Cristiana che diffida il neonato Grande centro dall'usare "indebitamente il nome della Dc" per non ingenerare "confusione negli elettori - dice la deputata europea Francesca Donato, che venerdì scorso è stata nominata commissaria regionale per la Sardegna della Democrazia Cristiana - La Dc farà il suo percorso e le sue scelte".

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