Lo scorso 6 maggio, nelle acque di Porto Ottiolu, i biologi dell'Area marina protetta di Tavolara avevano soccorso una tartaruga Caretta caretta con difficoltà di immersione, senza apparenti traumi esterni. Una volta recuperata, la tartaruga è stata curata nella Clinica veterinaria Duemari di Oristano, dove gli esami hanno riscontrato infezioni nel tratto intestinale, con conseguenti sacche d'aria che ne impedivano il corretto assetto in immersione, dovute a notevoli quantitativi di plastica ingurgitati dall'animale, e poi affidata al Centro di recupero della Laguna di Nora. Oggi Olivia, questo il nome dato alla tartaruga marina, è stata liberata nelle acque del Poetto di Cagliari.
"Prosegue intensamente l'attività della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, coordinata dall'Assessorato della Difesa dell'ambiente e con la collaborazione del Corpo forestale e delle Capitanerie di porto - afferma l'assessore Marco Porcu, che ha partecipato alla liberazione della tartaruga Caretta caretta nella spiaggia dello stabilimento balneare dell'Esercito, insieme al sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e al comandante del Comando militare di Sardegna, generale di brigata Stefano Scanu -. L'attività di protezione e salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta sta riscontrando un grande successo in tutta l'Isola. Dopo aver restituito, nei giorni scorsi, alcuni esemplari nel loro habitat naturale all'Asinara e a Pula, oggi è stato il turno di Olivia. L'attività di rilascio ha una duplice finalità: oltre a quella di concludere il ciclo di tutela dell'animale con il reinserimento nel suo habitat, anche quella di sensibilizzare sul tema dell'inquinamento dei mari e delle microplastiche".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA