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Progressisti, subito soluzione per sacchi di nylon al Poetto

Progressisti, subito soluzione per sacchi di nylon al Poetto

Cagliari, "basta con lo scaricabarile, urgente aprire un tavolo"

CAGLIARI, 11 giugno 2021, 17:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sacchi di nylon pieni di sabbia sulla battigia per fermare l'erosione del Poetto. Furono sistemati al Lido con tutte le autorizzazioni 26 anni fa.
    Rimedio provvisorio? No, denuncia il gruppo dei Progressisti in Consiglio comunale e regionale e , quei sacchi sono ancora lì, venuti alla luce dopo le mareggiate invernali.
    "Nessuno ha provveduto al ripristino ambientale, mentre la Regione Sardegna, il Comune di Cagliari e l'attuale concessionario del Lido non si accordano su chi debba occuparsene - sottolinea Francesca Mulas, consigliera comunale, che sul tema ha presentato un'interrogazione. - E' urgente che enti e privati si siedano a un tavolo e si accordino per una soluzione rapida".
    Attacco anche dall'opposizione in Regione: "Preoccupa lo scaricabarile tra amministrazioni - così Francesco Agus, capogruppo in Consiglio regionale - comune, provincia, demanio e due assessorati regionali sembrano impegnati solo a sfuggire alle responsabilità. Si deve fare l'esatto contrario, serve un tavolo aperto con tutti gli enti coinvolti per elaborare una soluzione condivisa e immediata".
    Maria Laura Orrù, consigliera regionale, ha spiegato che c'è stata una richiesta di "convocazione urgente della Commissione competente per dialogare con tutte le parti coinvolte e procedere con urgenza a bonificare l'area interessata".
    Sul caso è già intervenuto il Gruppo di Intervento giuridico. E lo scorso maggio Carola Farci, insegnante cagliaritana e volontaria ambientalista, ha lanciato sul sito Change.org la petizione per chiedere la rimozione dei sacchi: ci sono già 21mila firme. "La pulizia e il ripristino ambientale in questo tratto di spiaggia sono urgenti: basta con gli scaricabarile. Il nostro Poetto è stato maltrattato abbastanza, non è giusto che subisca l'ennesimo scempio per mere questioni burocratiche", concludono i consiglieri regionali e comunali.
   

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