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Calcio: progetto inclusione migranti

Calcio: progetto inclusione migranti

Regione e Figc, a Oristano le "amichevoli della solidarietà"

ORISTANO, 21 febbraio 2018, 18:57

Redazione ANSA

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Tutti insieme appassionatamente. Per dare un calcio non solo all'intolleranza, come recita lo slogan dell'iniziativa promossa dalla Regione in sinergia col Comitato regionale Figc-Lnd, ma anche alla paura, come ha aggiunto l'assessore degli Affari generali Filippo Spanu nel corso della conferenza stampa che ha preceduto al Centro federale Sa Rodia di Oristano tre "Amichevoli della solidarietà" disputate da sei formazioni miste composte ognuna per metà da calciatori delle rappresentative regionali Juniores, Allievi e Giovanissimi e per l'altra metà da migranti di pari età ospiti dei Centri di accoglienza regionali.
    Per gli atleti delle tre rappresentative un allenamento diverso dal solito in vista del Torneo delle Regioni in programma a marzo nella penisola. Per gli 80 migranti coinvolti nel progetto della Figc-Lnd una giornata diversa da quelle che trascorrono ogni giorno nei Centri di accoglienza che li ospitano ma anche una buona occasione per far notare il proprio talento calcistico.
    "I Centri di accoglienza della Sardegna ospitano complessivamente circa cinque mila ragazzi e la stragrande maggioranza di questi ama il calcio", ha detto Spanu spiegando che il sostegno della Regione per l'iniziativa proseguirà anche nei prossimi anni. "Perché fa bene a questi ragazzi aiutandoli a integrarsi ma è una opportunità - ha aggiunto - anche per i paesi dell'interno, dove sui campi di gioco stava crescendo l'erba e ora invece grazie a loro si torna a giocare a calcio".
    Sulla stessa linea il presidente del Comitato sardo Gianni Cadoni. "Un'iniziativa doverosa per favorire l'integrazione di questi ragazzi ma anche un valore aggiunto per la formazione sportiva dei nostri atleti e per la loro responsabilizzazione sociale", ha detto annunciando che il Comitato ha già allo studio per i prossimi anni progetti ancora più importanti in tema di integrazione attraverso lo sport.
    Coinvolti nel progetto anche due vecchie glorie del Cagliari, Giuseppe Tomasini e Renato Copparoni. "Per aiutare questi ragazzi mettiamo lo stesso amore che abbiamo sempre avuto per il Cagliari e per la Sardegna" ha detto il difensore del Cagliari che vinse lo scudetto. Per Copparoni "Questi ragazzi fanno parte della nostra comunità, speriamo che qualcuno di loro possa inserirsi nelle nostre squadre dilettantistiche e, perché no, anche nel Cagliari". 

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