Di fronte ai dati sulla disoccupazione diffusi dall'Istat, la Cisl Sarda rilancia sul Piano straordinario per il lavoro e chiede alla Regione di "impegnarsi di più per adottare una politica economica in grado di ottenere risultati stabili e duraturi, e per andare oltre i possibili effetti temporanei di un Jobs act che allarga le maglie del precariato e strumento temporaneo di ripresa, per gestire le molte emergenze lavorative".
"Non è una buona notizia il fatto che il tasso di disoccupazione, come ha certificato oggi l'Istat, in Sardegna sia rimasto sostanzialmente invariato: 18,1% nel quarto trimestre 2013 contro il 18,2% dello stesso periodo dell'anno scorso. E' il segno di un'economia immobile, statica, che non riesce a trovare un sia pur minimo slancio per risollevarsi - dice la segretaria generale della Cisl Sarda, Oriana Putzolu - Il tasso di occupazione è aumentato di poco più di un punto, troppo poco per incidere sull'accresciuto numero della forza lavoro. Gli occupati sono complessivamente aumentati di 12 mila unità nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, ma la gran parte - conclude - sono contratti a tempo determinato, sfruttando la spinta delle feste di fine anno".
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