L'Assessorato regionale della
Sanità valuterà la possibilità di integrare in via straordinaria
il fondo per i Centri Antiviolenza e i Centri di Accoglienza
delle donne maltrattate e dei minori per il 2014. Lo rende noto
lo stesso Assessorato dopo la protesta di questa mattina da
parte di una delle tre associazioni del Cagliaritano, ricordando
che i criteri di ripartizione dei fondi fissati a suo tempo
dalla Giunta regionale sono stati ampiamente condivisi e
supportati dalla commissione consiliare competente.
Criteri che prevedono per i Centri Antiviolenza "che la quota
sia ripartita per il 40% in parti uguali quale contributo minimo
per la gestione e per il 60% in funzione del numero delle donne
prese in carico in ragione di quanto rilevato dal monitoraggio
2012 che sarà opportunamente integrato. Per le Case di
Accoglienza la quota complessiva e ripartita per il 40% in parti
uguali, quale contributo minimo alla gestione, e per il restante
60% in funzione delle donne ospitate e dei tempi di permanenza
nella struttura, mentre mancano i dati relativi all'utenza di
riferimento, alle attività svolte e alla rendicontazione delle
spese sostenute".
Per il 2013 alle associazioni dell'area di Cagliari sono
andati 259mila euro, il 25% dello stanziamento complessivo, un
milione di euro, fra Centri Antiviolenza (134.500 euro) e Centri
di Accoglienza (124.906 euro). La stessa percentuale sul totale
dei finanziamenti, circa il 25%, andrà all'area di Cagliari per
il 2014, anche se l'Assessorato "verificherà la possibilità di
stanziare altre risorse valutando anche le attività svolte nel
corso degli anni. I ritardi nell'erogazione dei fondi per il
2013 sono dovuti al mancato stanziamento da parte della
precedente Giunta regionale".
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