Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Università di Bari
Spiegare il concetto di cittadinanza
in una parola che può essere scelta tra amicizia, identità,
bellezza e verità. E' quanto hanno fatto nei mesi scorsi circa
1.500 studenti delle scuole di Bari, dall'infanzia ai licei,
nell'ambito del progetto 'Abbecedari della cittadinanza, per
pensare e costruire comunità', avviato in collaborazione fra
università 'Aldo Moro', Comune e istituti scolastici e
finanziato dall'Unione europea attraverso il bando Horizon. I
risultati del percorso saranno presentati alla città il 20 e 21
aprile, dalle 8.30 alle 19, attraverso una serie di eventi che
coinvolgeranno duemila ragazzi, 30 scuole e 150 classi.
Le due giornate si snoderanno negli spazi dell'università,
dall'aula magna al chiostrini del palazzo Ateneo, attraverso
incontri con i docenti, laboratori e giochi per gli alunni più
piccoli. Il punto di riferimento delle iniziative sarà piazza
Cesare Battisti, nelle vicinanze dell'università, simbolicamente
e fisicamente occupata dai ragazzi coinvolti nell'iniziativa.
"Si tratta di un nuovo passaggio nel percorso di formazione che
unisce istituzioni diverse", ha spiegato il rettore Stefano
Bronzini, nel corso della presentazione della manifestazione,
alla presenza dell'assessora comunale alla Scuola, Paola Romano.
"Quella di cittadinanza è un'idea che va recuperata anche da
parte dei bambini - ha proseguito Bronzini -. L'università può
intervenire diventando punto di riferimento di un cambio
culturale".
"Università, Comune e scuole si mettono insieme per costruire
un villaggio dell'educazione - ha detto Romano -. I bambini
occuperanno la città con la loro presenza e le loro riflessioni.
Questo è il segnale di come dobbiamo procedere nel futuro,
avendo l'innovazione sociale e i più piccoli come centro del
nostro agire".
In collaborazione con Università di Bari
Ultima ora