Avvicinare il Montenegro alla Puglia
sfruttando la cultura e le bellezze territoriali. Unire le due
sponde opposte del mare Adriatico attraverso tre tipi di
collegamenti: areo, marittimo e universitario. È quanto
annunciato nel corso di uno degli appuntamenti inseriti nel
cartellone della Fiera del Levante in corso a Bari e dedicato al
Paese balcanico.
Mancano aerei e traghetti che facciano la spola tra la Puglia
e il Montenegro e che a breve potrebbero essere programmati.
Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, ha definito
"concreta la possibilità che già dal prossimo febbraio ci
potrebbe essere un collegamento aereo" che potrebbe aiutare non
solo il turismo, ma anche la crescita di settore come quelli
agricolo, tecnologico e delle energie rinnovabili. Anche per
l'ammiraglio Vincenzo Leone, commissario dell'Autorità portuale
del Mare Adriatico, è possibile "sostenere qualsiasi iniziativa
per pensare a un traghetto che viaggi da Bari al Montenegro e
viceversa" favorendo uno scambio in termini di turisti e merci.
Per il vice presidente di Federalberghi Puglia, Pierangelo
Argentieri, e il vice presidente di Confindustria giovani
Turismo, Mattia Degennaro, è positivo l'avvio "di nuove ipotesi
di collaborazione con il Montenegro utilizzando anche il modello
dell'offerta di alto livello qualitativo delle nuove strutture
alberghiere del Paese". L'incontro fra culture diverse spesso si
concretizza nelle aule universitarie così, il presidente di
Anvur, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema
universitario e della ricerca, Antonio Felice Uricchio, ha
annunciato il sì al "riconoscimento dei titoli universitari
degli studenti stranieri che potrebbero così iscriversi nei
nostri atenei riparando anche a quelli che sono gli effetti
della denatalità che si registra nel nostro Paese e in
particolare nelle università della nostra regione".
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