'Sono trent'anni importanti in cui
l'ematologia italiana ha fatto grandi passi in avanti sul fronte
della lotta alla leucemia, patologia di cui di cui si moriva con
grande frequenza fino a qualche anno fa. L'Ail ha svolto un
ruolo importante. Un patto tra medici e volontari che ha portato
a passi enormi nella ricerca per cui sono stati investiti
milioni di euro, creando un welfare sociale e l'auspicio è che
il lavoro dell'Ail venga fatto proprio dalle istituzioni". Così
il presidente nazionale di Ail (associazione italiana contro le
leucemie, linfomi e mieloma) Giuseppe Toro, oggi a Foggia per
partecipare a un incontro sui trent'anni della sede
dell'associazione locale nata nel 1994.
"Trent'anni - ha sottolineato il presidente provinciale
dell'ail Foggia Celestino Ferrandina - sono un tempo lunghissimo
con l'associazione che si è radicata nel territorio e ha svolto
un ruolo sociale determinante nella vita della città e della
provincia sul fronte della ricerca e del sostegno ai pazienti".
"Mio marito - ha raccontato Lina, una volontaria - 30 anni fa
è morto per una patologia del sangue. È stato il primo
volontario dell'Ail di Foggia. Negli anni noi volontari abbiamo
fatto tanto. Il mio appello ora è rivolto ai giovani affinché
possano dedicare parte del proprio tempo alla giusta causa
dell'associazione".
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