Sono migliaia gli agricoltori e gli
allevatori scesi in piazza a Bari con i loro trattori contro le
emergenze che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa
dell'agricoltura pugliese: dai cinghiali che invadono campagne e
città alla siccità che decima i raccolti, fino alla Xylella che
ha compromesso l'olivicoltura salentina. Su cartelli e
striscioni si legge "Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono", "Il
cinghiale campa, il campo crepa", "Chiuso per cinghiali", "No
acqua no agricoltura", "Puglia assetata", "Senza acqua
l'agricoltura muore", "Sos siccità". Al fianco degli agricoltori
- sostiene Coldiretti Puglia - si sono schierati esponenti delle
istituzioni, sindaci con i gonfaloni. Sul lungomare Nazario
Sauro sfilano giovani e donne che hanno lasciato i campi e le
stalle.
Secondo Coldiretti, è necessario dichiarare lo stato
d'emergenza in Puglia dove i danni sono stimati in oltre un
miliardo di euro in poco più di 2 anni e i raccolti sono
dimezzati. Per la siccità e le temperature al di sopra della
norma, le clementine che sono finite al macero, la produzione di
grano risulta dimezzata, c'è un calo drastico del foraggio verde
nei pascoli e gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre un
vasetto di miele su due. Ma a preoccupare - continua Coldiretti
Puglia - sono le previsioni della prossima campagna di raccolta
delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto al 2023.
"Se manca l'acqua manca il cibo per i cittadini. I campi e le
stalle - dice Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia -
sono stretti nella morsa dell'emergenza siccità con la
fallimentare gestione dell'acqua e della bonifica in Puglia, a
partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e
straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono
recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere
irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario,
con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati
hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei
per una moderna distribuzione sull'area regionale". L'altra
emergenza riguarda i cinghiali. "Va adottato immediatamente in
Puglia il Piano straordinario per la gestione ed il contenimento
della fauna selvatica, che recepisca le misure previste dal
decreto interministeriale varato lo scorso anno", dice Cavallo.
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