Sarà processato per detenzione e
spaccio di sostanze stupefacenti il consigliere comunale di Bari
Nicola Loprieno, avvocato, recentemente rieletto in consiglio
comunale nella lista 'Decaro per Bari' a sostegno del nuovo
sindaco Vito Leccese. Lo ha deciso la corte d'Appello di Bari,
che ha accolto il ricorso con cui la Procura, a dicembre, aveva
impugnato la sentenza di proscioglimento di Loprieno,
pronunciata a ottobre dalla gup Antonella Cafagna. Il processo
inizierà il 9 gennaio 2025 davanti al giudice monocratico Mario
Mastromatteo.
Loprieno, insieme al collega e amico Gaetano Filograno (a
lungo considerato, nel 2023, possibile candidato del
centrodestra per la corsa a sindaco), è accusato di aver fatto
in modo che l'amante (e attuale compagno) della ex moglie di
Filograno, un imprenditore della provincia di Bari, venisse
trovato in possesso di droga nel corso di un controllo della
Guardia di Finanza nel 2014. L'uomo - che pochi giorni prima del
controllo aveva denunciato Filograno per stalking - fu arrestato
perché nella sua Smart furono trovati 26 grammi di cocaina, ma
fu poi assolto con formula piena nel 2017. In primo grado, la
gup aveva assolto Filograno - che aveva scelto di essere
giudicato con rito abbreviato - e prosciolto Loprieno 'perché
il fatto non sussiste'. Pur riconoscendo l'esistenza di un
complotto per incastrare l'uomo, infatti, la gup (con due
distinte sentenze) aveva giudicato le condotte dei due estranee
all'evento che l'articolo 73 del testo unico degli stupefacenti
intende punire, cioè "la circolazione della droga mediante
cessione al consumatore" e la tutela dei valori della salute
pubblica, della sicurezza e dell'ordine pubblico. Il complotto,
sempre secondo la gup, avrebbe al massimo integrato la
fattispecie di simulazione di reato, ormai prescritta.
A dicembre, la Procura di Bari aveva impugnato le due sentenze
sostenendo che, affinché si configuri il reato di detenzione e
spaccio di stupefacenti, non sarebbe chiesto "un dolo
specifico", ma sarebbe "specificamente prevista e punita la
condotta di consegna 'per qualunque scopo'". Una tesi che ha
convinto i giudici di secondo grado, che hanno disposto il
rinvio a giudizio per Loprieno. La posizione di Filograno verrà
decisa la prossima settimana.
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