E' indagato per morte come
conseguenza di maltrattamenti in famiglia l'ex fidanzato
convivente di una giovane, allora 22enne, che il 23 dicembre del
2016 fu trovata impiccata in un sottopasso ferroviario in
provincia di Bari. A decidere per l'iscrizione nel registro
degli indagati dell'x fidanzato, oggi 35enne, è stata la giudice
di Trani Marina Chiddo che ha respinto la richiesta di
archiviazione presentata dalla Procura che indagava per
istigazione al suicidio.
Secondo la giudice, la 22enne si sarebbe suicidata a causa
"della progressiva nullificazione della propria persona in cui
era venuta a trovarsi in conseguenza delle condotte vessatorie,
violente e minacciose, poste in essere dal compagno convivente".
In uno dei messaggi telefonici riportati negli atti, la
giovane accusava Davide di essere "violento" e di averla
"picchiata" per la "quarta volta". Per la giudice "emerge il
profilo di un uomo violento e facile all'ira, nei confronti del
quale" la 22enne "versava in uno stato di profonda soggezione
psicologica e dipendenza affettiva".
"I messaggi chat estrapolati - si legge ancora negli atti -
hanno mostrato il quadro di una relazione che si concretizzava
in condotte non solo di violenza fisica da parte dell'indagato,
ma attraverso una serie di comportamenti di condizionamento
morale, di svuotamento psicologico" e "di demolizione della
dignità di donna".
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