(V. 'Sit-in alla Leonardo di Grottaglie ...' delle 12:30)
"L'iniziativa di lotta di oggi
ha unito tutti i lavoratori del sito, diretti e degli appalti,
che con un'unica voce hanno chiesto soluzioni credibili ed
investimenti per assicurare un futuro allo stabilimento Leonardo
di Grottaglie". Lo sottolineano le segreterie nazionali Fim,
Fiom e Uilm dopo il presidio di questa mattina davanti ai
cancelli dello stabilimento, nel giorno dello sciopero unitario
di quattro ore per turno, in cui si sono registrati anche
momenti di tensione con le forze dell'ordine . I manifestanti
sono stati infatti bloccati da agenti in tenuta antisommossa
mentre cercavano di dirigersi verso l'aeroporto, utilizzato per
l'arrivo di leader o delegazioni del vertice G7 in corso a
Fasano.
"Il 24 giugno - aggiungono - si svolgerà a Roma l'incontro
con i vertici aziendali e ci aspettiamo che l'azienda si sieda
al tavolo con la volontà di individuare soluzioni per un reale
percorso di diversificazione delle attività che porti alla piena
saturazione del sito e garantisca la piena occupazione di tutti
i lavoratori
compresi quelli dell'indotto".
Le sigle metalmeccaniche "auspicano che anche le istituzioni,
nazionali e territoriali, sostengano la lotta dei lavoratori e
incalzino l'azienda ad investire in un territorio già devastato
da crisi importanti come quella dell'ex Ilva.
Una responsabilità - sostengono - che oggi è mancata e che
invece ha visto le Istituzioni contrapporsi ai lavoratori che
hanno 'osato' avvicinarsi ad uno dei luoghi che accoglie gli
ospiti del G7".
Per Fim, Fiom e Uilm "la lotta non si ferma con le forze
dell'ordine ma dando risposte concrete a chi rischia di non
avere un futuro lavorativo mantenendo centrale la presenza di
una azienda come Leonardo, partecipata dallo Stato".
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