"A voi, che siete responsabili della
vita di tanti, chiediamo con accorata forza il coraggio di non
retrocedere dinanzi alle sfide del momento che vedono nella pace
e nella crescita sostenibile le coordinate imprescindibili di un
cambio di paradigma, di cui tutti avvertiamo la necessità". È
quanto chiedono i vescovi pugliesi ai leader dei sette Paesi più
industrializzati al mondo in vista del summit mondiale che
inizierà il prossimo 13 giugno a Borgo Egnazia, nel Brindisino.
Nella lunga missiva, i vescovi delle diocesi di Puglia
ricordano che "i problemi della nostra gente sono le fatiche
dell'umanità". "Ai nostri giovani - sottolineano- manca il
futuro che noi adulti abbiamo rubato loro. Abbiate a cuore il
bene di tutti, sapendo valicare i confini del presente e gli
interessi di parte".
"C'è bisogno di speranza, siate audaci - prosegue la
lettera- aprite varchi alla giustizia sociale, a una reale e
fattiva custodia del creato, alla salvaguardia dell'umano,
sapendo garantire a tutti l'accesso universale ai servizi
essenziali per una vita che sia dignitosa per ciascuno".
"Siate audaci nel cercare e promuovere la pace per tutti",
proseguono i vescovi ricordando che "questa nostra terra di
Puglia, con la sua millenaria cultura civile e religiosa,
esprime da sempre la vocazione a essere ponte tra i popoli del
Mediterraneo, arca di Pace e non arco di guerra, spazio di
accoglienza e inclusione e non frontiera inaccessibile e
inospitale".
"In questi giorni - assicurano - pregheremo particolarmente
per voi e per il bene dell'umanità tutta".
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